Grazie alla democrazia partecipativa i diritti vincono ancora a Milano: il consiglio comunale ha appena approvato la delibera di iniziativa popolare che istituisce nel nostro comune il registro per il “testamento biologico”.
Ben tre delibere, due promosse da comitati di cittadini e cittadine (“Io scelgo” e “Milano radicalmente nuova”), e una consiliare, hanno coagulato l’interesse del Consiglio comunale per questo delicato argomento. In aula, abbiamo illustrato il significato dell’intervento del Comune nel riconoscimento dell’autodeterminazione della persona nelle scelte che riguardano i trattamenti sanitari, la donazione degli organi e la cremazione. Un passo in avanti nell’attuazione della Costituzione, che nella tutela dei diritti assegna un importante ruolo a tutti i livelli di governo, comprese le amministrazioni locali.
Il Comune non conserverà fisicamente i testamenti biologici, come inizialmente richiesto dai comitati, ma istituirà il registro delle attestazioni delle dichiarazioni anticipate di fine vita, in cui verrà indicato il luogo di conservazione delle volontà e il fiduciario. I responsabili legali dei due comitati Bullo e Urzini si sono detti soddisfatti del risultato raggiunto, nel massimo rispetto dei dodicimila cittadini che hanno sostenuto l’iniziativa apponendo la loro firma.
Firmato:
Consiglieri Marilisa D’Amico (PD), Marco Cappato (Radicali), Paola Bocci (PD), Patrizia Quartieri (SEL)
Comitati promotori: Io scelgo e Milano radicalmente nuova
La Chiesa Evangelica Valdese di Milano esprime il proprio apprezzamento per la decisione del Consiglio Comunale di istituire nella nostra città il Registro delle attestazioni delle dichiarazioni anticipate di fine vita .
La delibera approvata conclude un lungo percorso che ha visto la partecipazioni attiva di cittadine e cittadini e l’impegno di diversi consiglieri comunali.
Nella convinzione che è principio di civiltà dare voce, attraverso una legge, alle scelte della persona compiute con coscienza e volontà e in previsione di una futura incapacità nell'esprimere validamente il suo pensiero,nel dicembre 2009 la Chiesa Evangelica Valdese di Milano ha aperto uno sportello pubblico per la raccolta e la conservazione delle Direttive anticipate per i trattamenti sanitari in attesa che una legge dello Stato consentisse di poterlo fare in un luogo istituzionale. Da allora 748 persone hanno depositato gratuitamente il proprio testamento biologico presso lo sportello valdese e molte altre hanno ricevuto informazioni e chiarimenti sia direttamente che attraverso i vari mezzi di informazione.
Con la delibera approvata ieri Il Comune non conserverà fisicamente i testamenti biologici, ma istituirà il registro delle attestazioni delle dichiarazioni anticipate di fine vita in cui verrà indicato il luogo di conservazione delle volontà e il fiduciario. Perciò lo sportello della Chiesa Evangelica Valdese di Milano per la raccolta e la conservazione del documento continuerà ad essere aperto al pubblico.
La Chiesa Evangelica Valdese di Milano invita tutti coloro che hanno già depositato il documento o che lo faranno in futuro a utilizzare il registro del Comune di Milano una volta che sarà attivato.
Sul sito www.milanovaldese.it è indicato il calendario di apertura dello sportello valdese ed è anche possibile scaricare il modulo (che è solo suggerito) per le direttive anticipate di fine vita o "testamento biologico", nonché le note informative contenenti le risposte alle domande più frequenti sulla compilazione e presentazione del documento.
Samuele Bernardini
Presidente del Concistoro
Chiesa Evangelica Valdese
Gli iscritti e le iscritte alla Associazione Amici della Consulta Milanese per la Laicità delle Istituzioni sono chiamati in prima convocazione giovedì 20 giugno alle 17.30 e in seconda convocazione
Sarà nostra ospite speciale e interverrà sui temi della laicità, la nostra iscritta
Ileana è avvocato amministrativista, impegnata nei processi che hanno portato all’annullamento delle linee guida regionali lombarde di modifica della legge 194 sulla interruzione di gravidanza e alla incostituzionalità della legge 40 sulla fecondazione assistita. Impegnata anche nella difesa dei diritti delle coppie omosessuali alla Corte Costituzionale e per la affermazione della democrazia paritaria nelle giunte locali al Tar e al Consiglio di Stato.
A seguire, a grande richiesta:
Laicità è (anche) partecipazione! Vi attendiamo numerosi!