Un appuntamento per restituire gli esiti del convegno nazionale del 20 settembre e continuare a lavorare per raggiungere l'obiettivo di un'educazione laica ed inclusiva.
L'incontro è il secondo a Milano, è aperto a singoli/e, gruppi ed associazioni, ed è finalizzato a contarci ed attivarci in un coordinamento regionale.
Ci riuniremo il 22 ottobre, alle ore 20:00, presso la sede di Mamme a Milano, in via Astolfo 19 (Lambrate).
Per questioni logistiche, è preferibile inviare una mail di conferma a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Nell'incontro del 25 giugno abbiamo pensato di concentrarci su 3 aspetti:
Queste le realtà che hanno aderito al convegno del 20 settembre ed all'incontro del 25 giugno:
Coloradindaco (Lodi)
L'Ombelico (Buccinasco)
Insegnanti di diversi gradi ed educatori/educatrici
Molte coppie di persone dello stesso sesso hanno contratto matrimonio all’estero, non potendolo fare in Italia, ed alcune hanno richiesto la trascrizione del matrimonio nei registri dello Stato Civile del Comune di residenza.
La vicenda ha avuto rilevante eco mediatica ed ha suscitato un’ampia discussione; si dibatte sulla possibilità giuridica di queste trascrizioni e sulla loro efficacia, anche in presenza di decisioni difformi da parte della Magistratura.
La Consulta Milanese per la Laicità delle Istituzioni ribadisce che il matrimonio è diritto di tutta la cittadinanza e non deve subire limitazioni in conseguenza dell’orientamento sessuale; e che pertanto è discriminatorio che in Italia sia negato il matrimonio alle coppie formate da persone dello stesso sesso.
La Consulta sottolinea come la questione della trascrizione dei matrimoni celebrati all’ estero abbia una volta di più dimostrato la discriminazione che queste coppie ingiustamente subiscono.
Le soluzioni istituzionali e giuridiche possono essere diverse:
Tutte le iniziative che comunque concorrano a ridurre lo spazio di discriminazione sono da apprezzarsi, anche se vogliamo sempre ribadire che il principio costituzionale di uguaglianza verrà completamente realizzato solo con il matrimonio paritario.
A tal fine, la Consulta Milanese per la Laicità delle Istituzioni auspica che in ambito legislativo nazionale, anche sulla spinta dei sempre più numerosi comuni dove è stato introdotto il Registro delle Unioni Civili, si garantisca la piena parità di tutta la cittadinanza, a prescindere dall’orientamento sessuale.
Egregi Presidenti, gentile Assessora,
la presente per richiedere un incontro di approfondimento sul testo della mozione e di chiarimento rispetto alle iniziative che la Giunta di Regione Lombardia intende realizzare per implementare le direttive approvate nella mozione in oggetto.
La Consulta Milanese per la Laicità delle Istituzioni, che raccoglie diverse realtà accomunate dal rispetto e dalla pratica della laicità come valore fondante dell’ordinamento e della società civile, intende confrontarsi con il governo regionale in particolare relativamente a questi aspetti testuali e logici della mozione:
- Concetto di famiglia “naturale”: su quali basi teoriche ed empiriche Regione Lombardia aderisce ufficialmente, con approccio istituzionale, ad un unico modello di famiglia, eterosessuale, definito “naturale”, ponendosi in contrasto ad altri modelli di conseguenza desumibili come “innaturali” e sollecitando in questo modo la definizione e l’attuazione di programmi discriminatori, in aperto contrasto con i principi fondamentali dell’Unione Europea – fonte primaria per i Paesi membri?
- Propaganda “omosessualista”: in che termini la Strategia Nazionale per la prevenzione e il contrasto delle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere 2013 – 2015 e le conseguenti azioni in ambito scolastico-educativo realizzerebbero una campagna contro l’orientamento eterosessuale ed i vincoli familiari?
- Sussidi pubblici aggiuntivi: quali sono le negate libertà dei genitori ad educare i propri figli? E quali le spese supplementari che devono sostenere i genitori che subirebbero tali limitazioni di libertà?
- Documento europeo sull’educazione sessuale: in quale passo del testo pubblicato dall’Ufficio Europeo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità si invitano educatori ed educatrici ad insegnare la masturbazione ai bambini ed alle bambine?
- Disegno di Legge “Scalfarotto”: per quale ragione inserire nei fatti da considerare per adottare la mozione il testo tuttora in discussione, peraltro unanimemente riconosciuto come avere poche probabilità di costituire legge per questioni di costituzionalità e di tecnica giuridica?
- Fattore “Famiglia”: come intende la Giunta Regionale dare attuazione alla richiesta di introduzione di tale fattore all’interno delle politiche di sostegno al reddito? Come si estrinsecherebbe il calcolo del Fattore?
In attesa di un Vostro cortese e sollecito riscontro su una data compatibile con le Vostre agende, Vi inviamo i nostri più cordiali saluti.
I gruppi GLBTQE di Verona (Circolo Pink Verona, Arcigay Verona, Arcilesbica Verona, Milk Center, Lieviti Verona, Romeo in Love) indicono un presidio venerdi 8 agosto 2014 dalle ore 18.00 alle ore 21.00, in Piazza Bra sotto il monumento equestre.