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Pubblicato Mercoledì, 08 Ottobre 2014 20:48
Il 6 ottobre 2014 il Consiglio comunale di Milano
ha approvato una mozione che chiede al sindaco di trovare la migliore soluzione per permettere alle coppie omosessuali sposate all'estero di trascrivere la propria unione nel registro milanese.
Premesso che nessuno degli atti sopra elencati, ne' quelli di carattere locale ne' quello di carattere nazionale, sono destinati (purtroppo, nel primo caso) a
produrre effetti giuridici, e' di particolare rilevanza politica che un comune come Milano abbia preso una posizione netta contro la discriminazione verso le persone omosessuali.
Come argomentato
anche su queste pagine qualche mese fa, i
l principio costituzionale di uguaglianza verrà completamente realizzato solo con il matrimonio paritario; rimane comunque in carico al legislatore nazionale la responsabilita' di fare un passo avanti sul tema dei diritti civili delle persone omosessuali.
Non si puo' non esternare un deciso disappunto nell'osservare, una volta di piu', che i diritti civili in questo Paese rimangono ostaggio di scontri politici in cui non avviene un serio (e laico) confronto ma solo un tira-e-molla tra chi si contende il primato di consensi giostrandosi tra mozioni e circolari.